I Volontari

I Volontari

Autore: Saint Loup
Titolo:  I Volontari
Sottotitolo:  La L.V.F. sul Fronte dell'Est
Introduzione: 
Formato:  15 X 21
Pagine:  437 + 1/8 f.t. di foto in b/n e 1/8 f.t. di foto a colori
Rilegatura:  Filo Refe
Copertina:  Brossura con plastificazione opaca a 4 colori
Prezzo:  29,00 euro

AUTORE

Saint-Loup (Marc Augier) nasce a Bordeaux il 19 marzo 1908. Per molti ambienti della destra radicale e antisistema, è l’autore che meglio di tutti ha saputo narrare l’impegno in difesa della civiltà d’Occidente minacciata e il sogno dell’Europa delle piccole patrie. In quest’ottica è stato un appassionato fautore del “federalismo etnico” — come provano i suoi apprezzati scritti su Baschi e Bretoni — visto come principio basilare e imprescindibile per la costruzione della nuova Europa. Proprio per l’Europa delle etnie, nel 1942, Saint-Loup indossò l’uniforme tedesca per andare a combattere sul fronte dell’Est contro il pericolo comunista, in un avvicinamento ideale al pensiero politico del tedesco Otto Strasser. Dopo la guerra Marc Augier depose l’uniforme, ma non lo spirito che lo aveva animato in battaglia al fianco dell’antico avversario divenuto commilitone: benché deluso da alcuni aspetti del nazionalsocialismo in cui pure aveva creduto fermamente, il suo itinerario politico è rimasto fedele alla rotta originaria fino alla morte, avvenuta il 16 dicembre 1990.

QUARTA DI COPERTINA

Dalla Parigi sfolgorante di luci e di vita alle cupe steppe mortali della Russia, dall’odio atavico per i Germani al giuramento di fedeltà prestato al capo del Reich millenario: che cosa spinse migliaia di giovani patrioti francesi, fra il 1941 e il 1945, a scegliersi un destino per certi versi discutibile e che mai avrebbero potuto immaginare né per sentimento né per educazione? È Saint-Loup a fornire la risposta, in questo primo volume di una trilogia appassionante; e a raccontare — con precisione di storico e maestria di romanziere — l’incredibile epopea dei volontari francesi che andarono a combattere al fianco dei tedeschi sul fronte dell’Est, contro la marea montante del “bolscevismo” che rappresentava allora la minaccia principale per l’Europa e per l’intero Occidente. Né traditori della patria, né criminali comuni, né tantomeno filonazisti — a dispetto della deformazione della verità che rappresenta il fardello più pesante da portare per i vinti di tutte le guerre: piuttosto, invece, combattenti per un’altra idea di Europa, così possente da consentire a questi figli della miglior Francia di superare pregiudizi e convenzioni per impegnarsi in una battaglia epocale. In un grandioso affresco, Saint-Loup restituisce qui un prezioso quadro d’insieme e una diversa visione della Seconda Guerra Mondiale, che rende giustizia a quanti combatterono dall’“altra” parte.  




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